La storia – BCC Mantignana

La storia oggi

Caratterizzata, per la legislazione dell’epoca, da un’operatività strettamente circoscritta al territorio del Comune di istituzione (Corciano) che consente, comunque, l’apertura nel 1983 di un secondo sportello nella frazione di S. Mariano, la vera svolta per la Cassa si verifica agli inizi degli anni ’90 quando – modificatesi nel frattempo le norme restrittive- si decide l’inserimento nella piazza più importante: quella di Perugia.
 
La scelta, che pone la Cassa tra le pochissime ad avere a quel tempo una propria sede in un capoluogo di regione, è una vera e propria sfida, sia per l’aggressiva concorrenza da affrontare, che per le modalità totalmente diverse di rapportarsi con una clientela urbana e più evoluta, ma che viene comunque vinta, come  dimostrano i  5 sportelli con cui oggi  presidia efficacemente il centro storico cittadino e la sua immediata periferia, grazie soprattutto all’aver saputo confermare la sua natura  di organismo cooperativo ed i suoi principi di solidarietà e mutualismo.
L’ulteriore  significativo passaggio evolutivo è costituito dall’ampio processo di ristrutturazione voluto dal Consiglio di Amministrazione e svoltosi nell’ultimo decennio nel corso del quale, sotto la guida di una direzione rinnovata nei suoi vertici, sono state introdotte le più aggiornate  metodologie organizzative e gestionali che hanno sensibilmente  incrementato i volumi trattati ed i risultati conseguiti, mentre la rete operativa si è estesa fino a coprire, con un totale di 13 filiali e 2 sportelli automatizzati, oltre i 2/3 della Provincia di Perugia.
 
Superato il mezzo secolo di vita, festeggiato nel 2007 anche la compagine sociale della banca risulta significativamente modificata. Sotto il profilo della composizione, venuti meno i vincoli che imponevano la prevalente presenza di artigiani ed agricoltori, essa risulta oggi allargata soprattutto alle imprese  (oltre il 9%) ed alle famiglie consumatrici (oltre il 36%) mentre, sotto il profilo numerico, nel corso dell’ultimo decennio la sua consistenza è più che triplicata grazie alle adesioni verificatesi nelle nuove zone di operatività.
In questi ultimi anni la banca è cresciuta armoniosamente in simbiosi con la propria Comunità locale di riferimento, generando una ricchezza  che, nel pieno spirito di una Banca di Credito Cooperativo,  non “emigra” ma rimane ed è reinvestita nel territorio in cui essa opera ed in cui ha intessuto una fitta rete di relazioni con Enti pubblici e privati – Comuni, Regione, Province, Aziende Ospedaliere, Università, mondo della Scuola, Associazioni di categoria e del volontariato-che le consente di rispondere ai reali bisogni economici e sociali della Comunità, collaborando per trovare soluzioni efficaci e tempestive.
 
Una rilevante attenzione viene da sempre dedicata alle esigenze del segmento retail in particolare della famiglia, che costituisce da solo circa il 43% degli impieghi economici. Speciali convenzioni sono poi state stipulate con tutti i Comuni della zona di competenza per incentivare e sostenere la creazione di nuove imprese, mentre al settore delle libere professioni è stata dedicata una apposita linea di prodotti. Iniziata  da diversi anni, è stata ulteriormente rafforzata l’erogazione di finanziamenti a tasso speciale tramite i principali Consorzi di Garanzia Fidi, sia della provincia di Perugia che delle limitrofe province toscane. Tali politiche e tali impegni verso l’economia diretta del territorio hanno consentito alla Banca di giocare un ruolo da assoluto protagonista, imprimendo una rilevante spinta propulsiva all’economia della Comunità di riferimento.
La Banca si è resa conto da tempo della necessità di intervenire attivamente e propositamente nella fascia più giovane della propria clientela anche al fine di promuoverne l’adesione alla compagine sociale,  favorendo  così un opportuno ricambio generazionale. Nello stesso tempo la Banca, non trascurando le necessità che il mondo giovanile incontra sui versanti della formazione o dell’imprenditoria,  ha predisposto un’indagine socio-economica per valutare concretamente le esigenze locali, talvolta molto diverse da quelle di altre regioni, al fine di elaborare appositi prodotti per il completamento degli studi universitari o post universitari e per l’avvio di attività economico/imprenditoriali. Sempre in ambito giovanile la Banca ha in essere svariate iniziative finalizzate a sostenere attività sportive a livello ludico e agonistico, con l’obiettivo di promuovere occasioni di svago e divertimento utili e responsabili e ha contribuito allo svolgimento di un ampio programma di educazione stradale presso le scuole dell’obbligo di Corciano e Perugia.  
 
Da sempre la nostra Banca sostiene le Istituzioni e gli organismi locali nella realizzazione di interventi in ambito assistenziale, culturale e dell’ambiente, con il proposito di incentivare idee ed iniziative a favore di una migliore qualità della vita del territorio.
 
Parziali esempi di tale partecipazione sono: le autoambulanze  donate al comitato locale C.R.I.,  gli automezzi per disabili forniti al Centro Sociale Anziani di Corciano, i defibrillatori cardiaci consegnati alle speciali squadre  dei Vigili Urbani di Corciano e Perugia. Con particolare soddisfazione si segnalano poi il sostegno per il restauro di una preziosa “pala”  del Perugino e per la pubblicazione di Collane storiche su Corciano ed Umbertide e della monumentale opera dedicata a ricordare i viaggi  in Umbria di S.S. Giovanni Paolo II.
Grazie anche alla sua appartenenza ad un sistema forte e coeso, quello del Credito Cooperativo che per numero di sportelli e patrimonio posseduto rappresenta il terzo aggregato creditizio del Paese, la Banca negli ultimi anni ha fatto considerevoli passi in avanti sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo  puntando a crescere ed a ricercare l’eccellenza nei risultati senza  però mai perdere di vista il rapporto umano  e la relazione  con la Comunità locale.
 
Continuando, cioè, a seguire quella visione imprenditoriale cooperativa e mutualistica già efficacemente  delineata dal suo primo Presidente, il Dott. Baldo Marcarelli quando, in occasione del 20°  anniversario della fondazione ( 1977) ricordava come  “un’idea voluta da pochi e con mezzi inadeguati, se perseguita con passione e costanza d’intendimenti sociali, di sana e proficua risultanza, non manchi di conseguire affermazioni  di notevole interesse per le comunità locali”.

La storia ieri

L'origine delle Casse Rurali ed Artigiane umbre, risale ai primi anni del secolo scorso e rappresenta uno dei pochi strumenti di tutela reale per le classi economicamente meno agiate. Con lo stesso spirito, a Mantignana vede la luce nel 1957 una Cassa nata dalla tenace intraprendenza di 82 soci fondatori, in gran parte artigiani, agricoltori e piccoli imprenditori.

4 gennaio 1956 - Verbale della prima riunione del Comitato promotore dell'isituenda Cassa Rurale ed Artigiana di Mantignana

1956 - Francesco Bovini e Don Angelo Simonetti, due tra i principali artefici dell' originario Comitato Promotore

Dottor Baldo Marcarelli (1888 - 1978), primo Presidente della Banca

Augusto Marinelli, membro storico del Consiglio di Amministrazione e padre dell'attuale presidente Antonio Marinelli

1960 - Composizione del primo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

Esemplare dei primi modelli di assegno bancario della Cassa Rurale ed Artigiana di Mantignana

1960 - Esemplare dei primi certificati azionari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Mantignana

Cariche sociali - Esercizio 1960

LA DIREZIONE DELLA BANCA

Conformemente a quanto deciso il 31 gennaio 1960 dal Consiglio di Amministrazione , il 15 febbraio dello stesso anno la neonata Cassa dava avvio alla propria effettiva operatività con apertura, in tutti i giorni feriali ed orario di funzionamento dalle 10 alle 12, esteso pochi mesi dopo dalle 15 alle 16. Secondo gli auspici espressi dal Cav. Luigi Mancinelli (Direttore dell’Ente Nazionale delle Casse Rurali ed Artigiane) condivisi dal Consiglio di Amministrazione, la Direzione amministrativa della Cassa veniva affidata al Geometra Antonio MARINELLI che, nel contempo, avrebbe svolto un tirocinio formativo presso la CRA di Foligno, seguito da un successivo presso la CRA di Borgo Panicale (Bologna).
Un impegno non indifferente, anche per quei tempi, se si considera che per oltre due anni il geom. Marinelli fu l’unico impiegato della Cassa ed assolto, certamente, non per ambizioni economiche, se si pensa che ancora nel 1962 il Consiglio di Amministrazione considerava “non giunto il momento di stabilire stipendi” concedendo unicamente un compenso “una tantum” per il lavoro prestato.
Una responsabilità che il geom. Marinelli molto probabilmente fu indotto ad assumere, e a mantenere per quasi 9 anni, nella precoce intuizione delle potenzialità insite nella neonata Cassa Rurale per il futuro sviluppo del suo paese e, forse, anche nell’inconscia speranza di diventare in seguito, come poi è accaduto, il punto di riferimento del suo lungo percorso.
Il 1° ottobre 1969 il rag. Marcello CANTIANI dipendente della CRA di Formello (Roma) e che già saltuariamente aveva frequentato la Cassa Rurale ed artigiana di Mantignana, veniva trasferito presso quest’ultima assumendone la direzione, che avrebbe mantenuto fino al 1997. Sono questi gli anni che vedono il consolidamento della Cassa e in cui vengono gettate le basi per il suo incessante sviluppo. Tra i più significativi avvenimenti della direzione Cantiani si ricordano: l’inaugurazione della nuova sede sociale (1972), l’apertura della prima filiale (S. Mariano, 1982) , l’installazione del Centro Elaborazione Dati (1985), il primo ingresso della Banca a Perugia (1990).
Dopo 27 anni dedicati con assoluta disponibilità e competenza alla crescita ed all’affermazione dell Istituto, il Rag. Cantiani lascia la carica nel 1997.
Gli succede il Rag. Marcello MORLANDI, con ampia ed elevata professionalità maturata in uno dei più importanti istituti di credito del Paese, che in piena sintonia con gli indirizzi e le pianificazioni del Consiglio di Amministrazione conferisce alla Cassa, divenuta ora Banca, gli assetti organizzativi ed operativi che le consentiranno di assumere il determinante ruolo svolto oggi nel panorama creditizio della regione, oltre ad essere una delle più autorevoli fra quelle appartenenti alla Federazione delle BCC del Lazio, Umbria e Sardegna.

18 settembre 1977 - Commemorazione del XX anno di fondazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Mantignana

18 settembre 1977 - Articolo sulla Cassa Rurale di Mantignana pubblicato dal quotidiano "La Nazione"  per il ventennale

9 maggio 1982 - Convegno celebrativo del XXV anno di fondazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Mantignana

1983 - Inaugurazione della prima filiale della banca
(Filiale di S. Mariano)